La psicologia dell’apprendimento scolastico si concentra su come gli individui apprendono e su come i processi di apprendimento possono essere migliorati. L’apprendimento scolastico è un processo complesso che coinvolge molte variabili.

La teoria dell’apprendimento

La teoria dell’apprendimento sostiene che l’apprendimento sia un processo attivo e che gli individui apprendano attraverso l’esperienza e l’interazione con l’ambiente circostante. Secondo la teoria dell’apprendimento, le persone possono imparare nuove informazioni e acquisire nuove competenze attraverso l’osservazione, l’imitazione e l’esperienza diretta.

La teoria dell’apprendimento ha portato alla definizione di diverse tipologie di apprendimento: l’apprendimento associativo, l’apprendimento cognitivo, l’ apprendimento significativo e l’ apprendimento multimediale.

L’ apprendimento associativo

L’apprendimento associativo è uno dei principali processi di apprendimento studiati dalla psicologia. Esso si basa sulla formazione di connessioni o associazioni tra stimoli e risposte, dove uno stimolo può causare una risposta che altrimenti non si verificherebbe. Ci sono due tipi principali di apprendimento associativo: il condizionamento classico e il condizionamento operante.

Il condizionamento classico, noto anche come apprendimento per associazione, è stato studiato in modo approfondito da Ivan Pavlov nei suoi esperimenti sui cani. In questo tipo di apprendimento, uno stimolo neutro viene associato a uno stimolo che naturalmente provoca una risposta. Ad esempio, nel famoso esperimento di Pavlov, i cani venivano esposti a un suono neutro (stimolo neutro) seguito dall’arrivo di cibo (stimolo incondizionato), che naturalmente provocava una risposta di salivazione (risposta incondizionata). Dopo molte ripetizioni di questa associazione, il suono da solo iniziava a provocare una risposta di salivazione (risposta condizionata), poiché il suono era diventato associato all’arrivo del cibo.

Il condizionamento operante, invece, è stato sviluppato da B.F. Skinner e si basa sulla relazione tra un comportamento e le conseguenze che lo seguono. Skinner ha descritto l’operante come una risposta che agisce sul mondo esterno e produce conseguenze. Se le conseguenze di un comportamento sono positive, come un rinforzo, la probabilità che il comportamento si ripeta aumenta. Al contrario, se le conseguenze sono negative, come una punizione, la probabilità di ripetere il comportamento diminuisce.

L’apprendimento associativo può avvenire anche attraverso la vicinanza temporale tra gli stimoli, dove gli stimoli devono verificarsi nello stesso momento per essere associati tra loro. Questo tipo di apprendimento è noto come apprendimento per contiguità.

L’ apprendimento cognitivo

L’apprendimento cognitivo è un processo che coinvolge la percezione, l’attenzione, la memoria e il pensiero. Esso si basa sulla comprensione delle informazioni attraverso l’elaborazione, l’organizzazione e l’integrazione di nuove conoscenze con quelle esistenti.

Secondo la teoria dell’apprendimento cognitivo, l’apprendimento avviene attraverso la selezione, l’organizzazione e l’integrazione di informazioni in schemi cognitivi, ovvero strutture mentali che rappresentano il nostro modo di pensare e di interpretare il mondo. La teoria sottolinea l’importanza della motivazione, dell’attenzione e della memoria nello sviluppo di questi schemi.

Uno dei principali studiosi è Jerome Bruner, che ha sviluppato la teoria dell’apprendimento per scoperta. Questa teoria sostiene che gli studenti imparano meglio quando vengono coinvolti attivamente nel processo di apprendimento, invece di ricevere semplicemente informazioni passivamente. Bruner ha identificato tre fasi chiave nel processo di apprendimento per scoperta: la fase di acquisizione, in cui gli studenti vengono introdotti a nuove informazioni; la fase di trasformazione, in cui gli studenti organizzano e reinterpretano queste informazioni; e la fase di applicazione, in cui gli studenti applicano le loro conoscenze in situazioni reali.

L’apprendimento significativo

L’apprendimento significativo è un tipo di apprendimento cognitivo che si basa sulla comprensione profonda delle informazioni. L’obiettivo è quello di integrare nuove conoscenze con quelle pregresse in modo da creare un significato duraturo.

Secondo la teoria dell’apprendimento significativo di Novak (2001), l’apprendimento significativo avviene quando le nuove informazioni sono collegate a quelle che l’individuo già conosce. In questo modo, le nuove informazioni sono organizzate e memorizzate in modo significativo e duraturo.

Per favorire l’apprendimento significativo, è importante utilizzare strategie di insegnamento che aiutino gli studenti a collegare le nuove informazioni a quelle già apprese. Alcune delle strategie di insegnamento che possono favorire l’apprendimento significativo includono la creazione di mappe concettuali, la discussione in classe e l’utilizzo di esempi concreti.

L’apprendimento multimediale

L’apprendimento multimediale è un tipo di apprendimento che si avvale di materiali e strumenti multimediali per facilitare l’acquisizione di conoscenze e competenze. La sua efficacia dipende dalla capacità di integrare diverse modalità di rappresentazione e di interazione, come testi scritti, immagini, suoni e animazioni, per stimolare la partecipazione attiva e l’elaborazione profonda dell’informazione.

Secondo Richard E. Mayer, uno dei principali studiosi del multimedia learning, esistono sei principi fondamentali per progettare materiali multimediali efficaci:

  1. Principio della modalità: la presentazione di informazioni in più modalità (visiva e verbale) è più efficace rispetto alla presentazione in una singola modalità.
  2. Principio della ridondanza: l’eliminazione delle informazioni ridondanti può migliorare l’apprendimento.
  3. Principio dell’elaborazione: la presentazione di informazioni che richiedono l’elaborazione mentale attiva da parte dello studente, come la risoluzione di un problema, può migliorare l’apprendimento.
  4. Principio dell’organizzazione: la presentazione di informazioni organizzate in modo logico e coerente può migliorare l’apprendimento.
  5. Principio dell’integrazione: l’integrazione di informazioni tra le modalità può migliorare l’apprendimento.
  6. Principio della personalizzazione: la personalizzazione dei materiali in base alle preferenze e al livello di conoscenza degli studenti può migliorare l’apprendimento.

La teoria dell’apprendimento multimediale si basa su due processi cognitivi: l’elaborazione multimediale e la costruzione multimediale. L’elaborazione multimediale si riferisce alla combinazione di informazioni presentate in diverse modalità, mentre la costruzione multimediale si riferisce alla creazione di rappresentazioni mentali che integrano le diverse modalità di presentazione.

Questa forma di apprendimento può essere utilizzata in molti contesti, come l’istruzione formale, la formazione professionale e l’apprendimento informale. Tuttavia, per essere efficace, deve essere progettato con cura, tenendo conto delle caratteristiche degli studenti e degli obiettivi di apprendimento. Inoltre, deve essere integrato con altre strategie di insegnamento, come la discussione in classe, la risoluzione di problemi e la pratica, per massimizzare i benefici dell’apprendimento.

La motivazione e l’apprendimento

La motivazione è un’altra variabile importante nell’apprendimento scolastico. Essa può influenzare l’attenzione, la concentrazione e l’elaborazione delle informazioni. Secondo la teoria dell’autodeterminazione di Ryan e Deci (2000), la motivazione può essere divisa in due categorie: la motivazione intrinseca e la motivazione estrinseca.

La motivazione intrinseca si basa sulla motivazione interna dell’individuo. Ad esempio, uno studente che studia perché è interessato al contenuto del corso ha una motivazione intrinseca. La motivazione estrinseca, d’altra parte, si basa sulla motivazione esterna dell’individuo. Ad esempio, uno studente che studia solo per ottenere un buon voto ha una motivazione estrinseca.

È importante che gli insegnanti utilizzino strategie di insegnamento che promuovano la motivazione intrinseca, come la creazione di un ambiente di apprendimento positivo, la promozione dell’autonomia degli studenti e il coinvolgimento degli studenti nella pianificazione e nell’organizzazione del loro apprendimento.

Le relazioni genitori-insegnanti

Le relazioni genitori-insegnanti possono anche influenzare l’apprendimento scolastico. Secondo Bartolomeo (2004), la collaborazione tra genitori e insegnanti può essere utile per favorire il successo scolastico degli studenti.

La comunicazione aperta e la condivisione delle informazioni tra genitori e insegnanti possono aiutare a identificare le aree di forza e di debolezza degli studenti e a sviluppare strategie di insegnamento personalizzate. Inoltre, la collaborazione tra genitori e insegnanti può aiutare a promuovere l’interesse degli studenti per l’apprendimento.

Bibliografia

  • P. Boscolo, Psicologia dell’apprendimento scolastico, UTET, Torino, 1997
  • A. Antonietti, Psicologia dell’apprendimento, La Scuola, Brescia, 1998
  • J. Bruner, The Process of Education, Harvard University Press, Cambridge, 1960
  • J. Bruner, Toward a Theory of Instruction, Harvard University Press, Cambridge, 1966
  • D. Ausubel, Educational Psychology: A Cognitive View, Holt, Rinehart and Winston, New York, 1968
  • D. Ausubel, The Acquisition and Retention of Knowledge: A Cognitive View, Kluwer Academic Publishers, Boston, 2000
  • R. E. Mayer, The Cambridge Handbook of Multimedia Learning, Cambridge University Press, New York, 2005
  • R. E. Mayer, Multimedia Learning, Cambridge University Press, New York, 2009
  • J. D. Novak, Learning, Creating, and Using Knowledge: Concept Maps as Facilitative Tools in Schools and Corporations, Lawrence Erlbaum Associates, Mahwah, 1998
  • J. D. Novak, L’apprendimento significativo, Erickson, Trento, 2001

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