Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è un disturbo d’ansia caratterizzato dalla presenza di ossessioni e/o compulsioni. Le ossessioni sono pensieri, immagini o impulsi ricorrenti e persistenti che causano ansia o disagio significativo. Le compulsioni, d’altra parte, sono comportamenti o atti mentali ripetitivi che vengono eseguiti in risposta alle ossessioni e che sono destinati a prevenire o ridurre l’ansia o il disagio. Negli ultimi anni, ci sono state numerose ricerche sul disturbo ossessivo-compulsivo che hanno portato a nuove scoperte sulla sua eziologia, sintomatologia e trattamento. In questo articolo, esploreremo alcune delle ultime ricerche e le implicazioni che queste scoperte hanno per il trattamento e la gestione della malattia.

Uno degli sviluppi più importanti nella comprensione del DOC è stato il riconoscimento della sua natura eterogenea. Mentre il DOC è tradizionalmente stato considerato un disturbo unitario, ci sono crescenti prove che indicano l’esistenza di sottotipi basati su modelli di sintomi specifici. Lochner et al. (2005) hanno identificato quattro sottotipi: ordine e simmetria, contaminazione e purificazione, compulsioni mentali e scrupolosità e moralità. Questa suddivisione può aiutare i clinici a sviluppare trattamenti mirati e specifici per i diversi sottotipi. Alcune ricerche recenti hanno anche esplorato il ruolo dei sistemi di neurotrasmettitori. In particolare, gli studi hanno evidenziato una disfunzione del sistema di neurotrasmissione del glutammato (Pittenger et al., 2011). Questa scoperta potrebbe portare allo sviluppo di nuovi farmaci che agiscono sui sistemi di neurotrasmissione per il trattamento del DOC.

Un’altra area di ricerca promettente riguarda il ruolo dell’infiammazione sistemica nel DOC. Studi recenti hanno suggerito che l’infiammazione può svolgere un ruolo nella patogenesi (Hirschtritt et al., 2017). Questa scoperta può aprire la strada a nuovi approcci terapeutici che mirano a ridurre l’infiammazione sistemica nei pazienti affetti da DOC. Un’altra importante scoperta nella ricerca sul riguarda il ruolo dell’autoaccettazione e dell’auto-comprensione nella gestione della malattia. La terapia di accettazione e impegno (ACT) è stata sviluppata per aiutare i pazienti a sviluppare una maggiore consapevolezza di se stessi e delle loro ossessioni e compulsioni, e ad accettare i pensieri e le emozioni indesiderati. Uno studio recente ha dimostrato che la terapia ACT può essere altrettanto efficace della terapia cognitivo-comportamentale (TCC) nel trattamento del DOC (Twohig et al., 2018).

La ricerca ha anche evidenziato l’importanza del coinvolgimento familiare nella gestione del DOC. Gli studi hanno dimostrato che il coinvolgimento dei familiari nel processo di trattamento può portare a risultati migliori nel lungo termine (Abramowitz, 2006). Ciò significa che i clinici devono lavorare a stretto contatto con le famiglie dei pazienti per garantire un trattamento efficace e duraturo.

Prevalenza

Il DOC colpisce circa il 1-2% della popolazione generale (American Psychiatric Association, 2013), rendendolo uno dei disturbi d’ansia più comuni. L’età media di insorgenza è di circa 19-20 anni (Ruscio et al., 2010), anche se la malattia può manifestarsi in qualsiasi età. Il DOC è altrettanto comune tra uomini e donne, e può verificarsi in qualsiasi gruppo etnico.

Distribuzione geografica

Il DOC sembra avere una distribuzione geografica simile in tutto il mondo, sebbene la prevalenza possa variare in base alla regione geografica e alle differenze culturali. Ad esempio, uno studio condotto in Giappone ha riportato una prevalenza del DOC dell’1,8%, mentre uno studio condotto in Norvegia ha riportato una prevalenza del 2,9% (Kringlen et al., 2006). La prevalenza sembra essere simile tra i paesi occidentali e quelli non occidentali.

Comorbidità

Il DOC è spesso associato ad altre malattie mentali, comprese la depressione, i disturbi d’ansia, il disturbo da attacchi di panico e i disturbi alimentari. Si stima che il 50-70% delle persone abbiano una comorbidità con almeno un’altra malattia mentale (Skapinakis et al., 2011). La presenza di comorbidità può rendere la diagnosi e il trattamento del DOC più complessi.

Fattori di rischio

Ci sono alcuni fattori di rischio noti per il DOC, tra cui una storia familiare di malattie mentali, eventi stressanti nella vita, traumi infantili e la presenza di altre malattie mentali.

Segni e sintomi

I segni e sintomi possono variare da persona a persona, ma generalmente includono:

  • Ossessioni (pensieri, immagini o impulsi indesiderati, ricorrenti e persistenti) che causano ansia o disagio significativo. Alcuni esempi includono preoccupazioni per la pulizia, la sicurezza o la salute, o pensieri inappropriati o blasfemi.
  • Compulsioni (comportamenti o atti mentali ripetitivi) che vengono eseguiti in risposta alle ossessioni e che sono destinati a prevenire o ridurre l’ansia o il disagio. Alcuni esempi includono lavarsi le mani ripetutamente, controllare ripetutamente le serrature delle porte o gli elettrodomestici, o ripetere parole o frasi in modo ossessivo.
  • Ansia, tensione o disagio significativo causato dalle ossessioni o dalle compulsioni.
  • Disturbo nella vita quotidiana, nel lavoro, nelle relazioni o nelle attività sociali a causa del disturbo.

Diagnosi

La diagnosi si basa sull’osservazione dei sintomi del paziente e sulla valutazione dei criteri diagnostici del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) dell’American Psychiatric Association. I criteri diagnostici includono la presenza di ossessioni e/o compulsioni che causano ansia o disagio significativo, e che occupano molto tempo o interferiscono significativamente con il funzionamento normale della vita quotidiana.

Trattamenti

Esistono diversi trattamenti disponibili per gestire i sintomi del DOC, tra cui la terapia cognitivo-comportamentale, la terapia farmacologica, la terapia familiare, la terapia psicodinamica e la terapia di gruppo, esploreremo i trattamenti più efficaci e conosciuti:

Terapia cognitivo-comportamentale

La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è il trattamento di prima scelta per il DOC. Questo tipo di terapia si concentra sui pensieri e sui comportamenti che possono causare e mantenere i sintomi. In genere, la TCC prevede la terapia esposta, che aiuta i pazienti ad affrontare le loro paure attraverso la graduale esposizione a situazioni o oggetti che provocano le ossessioni e le compulsioni. La terapia cognitiva si concentra sui modelli di pensiero che possono contribuire ai sintomi, come i pensieri catastrofici, l’iperresponsabilità e la necessità di perfezione.

Terapia farmacologica

I farmaci possono essere utilizzati come trattamento complementare o alternativo alla TCC per il DOC. Gli antidepressivi, in particolare quelli della classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), sono spesso prescritti per il trattamento del DOC. Gli SSRI aumentano i livelli di serotonina nel cervello, riducendo così l’ansia e la depressione. Altri farmaci, come i tranquillanti, possono essere utilizzati per ridurre i sintomi.

Terapia familiare

La terapia familiare è un’altra opzione di trattamento che può essere utilizzata per il disturbo ossessivo-compulsivo. Questo tipo di terapia coinvolge la famiglia del paziente nel processo di guarigione e può essere particolarmente utile per i pazienti più giovani o per quelli che dipendono dalla famiglia per il supporto. Può aiutare i membri della famiglia a comprendere i sintomi del DOC e come questi possono influire sul paziente e sulla vita familiare. Può anche aiutare a sviluppare strategie per affrontare i sintomi del paziente e ridurre lo stress familiare.

Terapia psicodinamica

La terapia psicodinamica si concentra sulle dinamiche inconsce e sulle esperienze passate che possono influenzare i sintomi del DOC. Questo tipo di terapia aiuta i pazienti a esplorare i loro sentimenti e a capire le radici dei loro sintomi. La terapia psicodinamica può essere utile per i pazienti che hanno difficoltà ad affrontare le loro emozioni o a comprendere la natura dei loro sintomi.

Terapia di gruppo

La terapia di gruppo può essere utile per i pazienti con DOC. I gruppi di sostegno possono aiutare i pazienti a condividere le loro esperienze e a trovare modi per affrontare i loro sintomi. La terapia di gruppo può anche fornire un’opportunità per i pazienti di imparare da altri che hanno esperienze simili.

Conclusioni

In conclusione, il disturbo ossessivo-compulsivo è una condizione psicologica debilitante che colpisce molte persone in tutto il mondo. Grazie alla ricerca e all’avanzamento della scienza, abbiamo una comprensione migliore dei sintomi e delle cause, nonché dei trattamenti efficaci disponibili per gestirlo.

Ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere meglio il DOC e trovare nuovi trattamenti efficaci. Tuttavia, è importante notare che i pazienti possono trarre beneficio da una combinazione di trattamenti personalizzati e supporto continuo, come la terapia familiare.

Sebbene il disturbo ossessivo-compulsivo possa essere una condizione difficile da gestire, con la giusta assistenza e il supporto, i pazienti possono ridurre i loro sintomi e migliorare la loro qualità della vita. È importante che i pazienti cerchino il supporto di professionisti medici e specialisti qualificati, che possano aiutare a sviluppare un piano di trattamento individualizzato e sostenere il loro percorso verso la guarigione.

Bibliografia

  • Abramowitz, J. S. (2006). Psychological treatments for obsessive-compulsive disorder. Canadian Journal of Psychiatry, 51(7), 407-416.
  • American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.). American Psychiatric Association.
  • Hirschtritt, M. E., Bloch, M. H., Mathews, C. A., & Obsessive Compulsive Genetics Collaborative (OCGC) (2017). Obsessive-compulsive disorder: Advances in diagnosis and treatment. Jama, 317(13), 1358-1367.
  • Lochner, C., Stein, D. J., & Fineberg, N. A. (2010). Obsessive-compulsive disorder: subtypes and spectrum conditions. In S. B. Rasmussen, & J. J. Mazziotta (Eds.), Brain mapping: An encyclopedic reference (pp. 649-655). Academic Press.
  • Pittenger, C., Bloch, M. H., & Williams, K. (2011). Glutamate abnormalities in obsessive compulsive disorder: neurobiology, pathophysiology, and treatment. Pharmacology & therapeutics, 132(3), 314-332.
  • Ruscio, A. M., Stein, D. J., Chiu, W. T., & Kessler, R. C. (2010). The epidemiology of obsessive-compulsive disorder in the National Comorbidity Survey Replication. Molecular psychiatry, 15(1), 53-63.
  • Twohig, M. P., Abramowitz, J. S., Smith, B. M., Fabricant, L. E., Jacoby, R. J., Morrison, K. L., & Bluett, E. J. (2018). Adding acceptance and commitment therapy to exposure and response prevention for obsessive-compulsive disorder: A randomized controlled trial. Behaviour Research and Therapy, 108, 1-9.

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Disturbo ossessivo-compulsivo: definizione, ricerche, epidemiologia, sintomi, diagnosi e trattamenti
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Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è un disturbo d'ansia caratterizzato dalla presenza di ossessioni e/o compulsioni. Le ossessioni sono pensieri, immagini o impulsi ricorrenti e persistenti che causano ansia o disagio significativo. Le compulsioni, d'altra parte, sono comportamenti o atti mentali ripetitivi che vengono eseguiti in risposta alle ossessioni e che sono destinati a prevenire o ridurre l'ansia o il disagio. Negli ultimi anni, ci sono state numerose ricerche sul disturbo ossessivo-compulsivo che hanno portato a nuove scoperte sulla sua eziologia, sintomatologia e trattamento. In questo articolo, esploreremo alcune delle ultime ricerche e le implicazioni che queste scoperte hanno per il trattamento e la gestione della malattia.
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